Il campionato di C trova una squadra protagonista, il Perugia. Vittoria (2-0) con la Fermana

 

A che punto sono i lavori in corso di Fabio Caserta? È questa la prima, doverosa domanda che è legittimo porre dopo la vittoria contro la Fermana. L’avversario - si sapeva - non era di quelli che non fanno dormire la notte in attesa del match, tuttavia è sempre opportuno ricordare che tutte le squadre possono impensierire, e mettere in difficoltà, se non si è all’altezza della situazione. E capita in qualsiasi categoria, quindi, anche in questa C, che ci sta, per ovvie ragioni, un po’ stretta, dove bisogna lottare e giocare bene sempre per vincere. È un concetto che dovrà fare da guida ai biancorossi nel corso di questo campionato. E allora la risposta alla domanda è che il tecnico calabrese sta facendo un buon lavoro. I progressi ci sono e si sono visti. Certo - dirà qualcuno - ci dovevano essere per forza, come si poteva giocare peggio di come abbiano fatto i grifoni contro Cesena e Mantova. È vero anche questo, ma è anche vero che solo quattro squadre, dopo cinque giornate, non hanno mai perso, a dimostrazione di un sostanziale equilibrio. Un equilibrio che non c’è stato contro la squadra marchigiana. Il 2-0 con rispecchia l’andamento di una gara sempre in mano ai grifoni. Lo dimostra anche il fatto che il portiere Fulignati non è stato mai chiamato in causa, non ha fatto una sola parata. Non solo, il Perugia dopo aver segnato al 12’ con Negro, un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione e al 42’con Moscati, che ha trasformato un calcio di rigore, in avvio del secondo tempo ha fallito un altro calcio di rigore con Murano, che ha battuto piano, consentendo a Ginestra, in tuffo, di parare. Ma a parte questi episodi ci sono state tante altre occasioni da gol non sfruttate a dovere, un po’ per gli errori in fase di rifinitura, altre volte per imprecisioni da posizioni favorevoli. Ma di note positive, interessanti e importanti, ce ne sono altre, cominciando dal nuovo modulo di gioco. Un 3-5-2 che in fase di non possesso si trasformava in un 5-3-2, così da consentire alla squadra di avere una certa armonia e compattezza nei movimenti e un controllo costante del gioco. Nelle precedenti partite non si era mai visto.  Se a questo si aggiunge che i grifoni si sono battuti fisicamente, come esige questa categoria, si ha un quadro completo e assai confortante. Non a caso ci sono stati più volte gli applausi, sì solo dei 550, che sono venuti al “Curi”, ma era un suono gradevole che avevamo dimenticato. E non è finita qui. A fare felice, o forse arrabbiare visto che è solo in prestito, il presidente Santopadre, c’è stata la nascita di una nuova stella calcistica: Salvatore Elia. Il ragazzo ha solo 21 anni. Dalla primavera dell’Atalanta, ha fatto due campionati con la Juve Stabia, un campionato (vinto) in C e poi l’anno scorso in B, sempre con Fabio Caserta. Contro la Fermana è stato uno spettacolo nello spettacolo, una gazzella imprendibile che ha fatto ammattire gli avversari in gialloblu. Non solo si è conquistato il calcio di rigore (quello trasformato da Moscati), ha tenuto sempre in allarme la difesa avversaria, e l’unico modo di fermarlo è stato il fallo sistematico. Lo so, sarebbe stato saggio aspettare qualche altra partita per dare dei giudizi che alla quinta giornata possono apparire precipitosi ed inopportuni, ma il calcio, con i commenti che seguono, si vive alla giornata. Stasera si brinda. Poi si vedrà.

Perugia (3-5-2): Fulignati s.v.; Negro 7, Angella 6,5, Monaco 6,5; Elia 7,5, Kouan 6 (23’ s.t. Falzerano s.v.), Moscati 7 (35’s.t. Vanbaleghem s.v.), Dragomir 6,5 (18’s.t. Sounas 6), Crialese 7; Murano 6 (35’ s.t. Bianchimano s.v.), Melchiorri 6 (35’ s.t. Lunghi s.v.). All. Fabio Caserta 7.

Fermana (3-4-1-2): Ginestra 6; Urbinati 5,5, Comotto 6, Iotti 6 (14’s.t. Intinacelli s.v.); Neglia 6, Scrosta 6, Grossi 6, De Pascalis 6; Sperotto 6,5; Bigica 6 (1’ s.t. Palmieri 6), Grbac 6 (31’s.t. Stagliano s.v.). All. Mauro Antonioli 5,5.

Marcatori: Negro al 12’ e Moscati (rig.) al 42’p.t. 

Arbitri: Eduart Pashuku (Albano Laziale). Assistenti: Alessandro Munerati (Rovigo) e Stefano Franco (Padova)- Quarto uomo: Simone Galipo’(Firenze).

               Fortunato Vinciwww.lidealiberale.comAgenzia Stampa Italia

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