Il Perugia pareggia nel derby con il Gubbio, ma a essere contento è solo Taurino (1-1)
Dopo
le incertezze, sia sotto il profilo tecnico che quello tattico di queste prime
partite, il Perugia, nel derby contro il Gubbio, aveva come obiettivo di
mostrare qualche confortante certezza sulle potenzialità e le ambizioni di una
squadra, finora indefinite per l’alternarsi di rendimento e di risultati. Ma
non sono arrivate, rinviate a tempi migliori. La partita è stata incerta e
combattuta, sempre in equilibrio, ma tra errori da una parte e dall’altra.
Alessandro Formisano e Roberto Taurino si sono divisi la posta in palio, ma anche
le luci e le ombre mostrate dalle due squadre. Sì, è vero, siamo soltanto alla
quarta giornata e con il miglioramento dell’amalgama, entrambe le formazioni
avranno ampi margini di crescita, ma dovranno farlo alla svelta. Quel che si è
visto questa sera al “Renato Curi”, affollato sugli spalti come non succedeva
da molto tempo, è che le due squadre hanno due buoni reparti difensivi, anche
se questa affermazione potrebbe sembrare un’eresia considerando che i grifoni
hanno già incassato sei gol e ne hanno segnato appena uno in più, ma il
giudizio è in prospettiva, nel senso che il tecnico dei biancorossi ha gli
uomini affidabili per la fase difensiva. La stessa cosa, più o meno, vale per
l’allenatore dei rossoblù. Poi ci sono gli altri due reparti: il centrocampo e
l’attacco. Molto questa sera si è giocato nella zona nevralgica, ma c’è stata
molta foga e molto vigore fisico, meno lucidità di quanto ne fosse necessaria
per innescare le azioni con i crismi della pericolosità. Gemello e Venturi, infatti,
sono stati chiamati in causa poche volte, tanto che sembrava una partita
destinata a finire con il classico 0-0. A sbloccare la gara c’è voluto un
calcio di rigore, al 52’, trasformato da D’Ursi. Il Perugia, subito il gol, ha
avuto una rabbiosa reazione e al 60’ ha pareggiato con Mezzoni, protagonista di
un’azione personale assai apprezzabile, dopo aver rischiato di subire il
secondo gol con Corsinelli, che ha sbagliato una favorevolissima occasione a
porta vuota. Un pareggio che accontenta più Taurino, che ora si trova nelle
zone alte della classifica con 8 punti, che Formisano, un po’ indietro in
classifica, con soli 5 punti. Il Perugia può mettere nel bilancio anche un palo
colpito da Ricci al 43’ del primo tempo, ma nonostante la vivacità di Seghetti
e di Ricci, oltre che di Cisco, che si è spesso inserito sulla fascia per
costruire qualcosa di interessante in avanti, il raccolto è stato modesto e deludente.
Il centrocampo ha fatto poco filtro concedendo molte ripartenze al Gubbio che
non è stato in grado di sfruttarle, insomma tanti compiti per i due allenatori,
ma c’è anche da rilevare - almeno quel che sembra in queste prime giornate- che
quest’anno, nel girone B, manca la squadra in grado di ammazzare il campionato,
come ha fatto lo scorso anno il Cesena. Questo vuol dire che Perugia e Gubbio,
se riuscissero a colmare con una certa sollecitudine le lacune finora mostrate potrebbero
essere tra le protagoniste del campionato.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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