Il Perugia anche a Pesaro soffre e perde, addio terzo posto (1-0)
Dopo
l’Olbia la Vis Pesaro. C’era l’aiutino del calendario per Alessandro Formisano,
prima di chiudere la stagione con l’Arezzo, in casa, e il Cesena al “Dino
Manuzzi”. La squadra marchigiana, terz’ultima, in caduta libera, con un solo
punto nelle ultime otto gare e cinque sconfitte consecutive, che non vince al “Tonino
Banelli” da due mesi, è stata affidata, da qualche giorno, per cercare di
evitare la retrocessione, a Roberto Stellone. Il tecnico del Perugia, ha continuato
a fare gli esperimenti, ma lui non vuole sentire questo termine e non capisco
perché, ma potrebbe anche avere ragione: gli esperimenti, di solito, li fanno i
premi Nobel, gli allenatori fanno altre cose. C’è però che il Perugia è sempre
in affanno e in sofferenza, con o senza esperimenti, lo è stato anche di fronte
ad un avversario così modesto come la squadra marchigiana, che non solo ha
vinto, ha anche meritato di ottenere i tre punti al termine di un confronto in
cui i protagonisti sono stati gli uomini di Stellone, che la vittoria l’hanno
cercata dal primo all’ultimo istante, con il massimo impegno e determinazione.
Il gol è venuto al 49’ su calcio d’angolo con Gian Marco Neri che, di testa, ha
beffato la difesa perugina. Un solo gol ma tanti altri tiri, a volte
velleitari, altre volte parati da Adamonis. E il Perugia? Un solo tiro
veramente pericoloso, di Sylla al 92’ dopo 14’ dal suo ingresso in campo al
posto di Lisi, parato in tuffo da Filippo Neri. Tutto qua. Poco, pochissimo.
Una prestazione più che deludente, sconcertante. Immagino l’amarezza delle
centinaia di tifosi che hanno seguito e incoraggiato la squadra al “Banelli”. Una
sconfitta, l’ottava, che praticamente chiude qui, con il quarto posto in
classifica, il campionato. Perché è inutile, e del tutto fantasioso, pensare al
terzo posto, con cinque punti di distacco dalla Carrarese, a due giornate dal
termine. Una posizione che rende i play off, per la promozione in B, una
montagna da scalare con pochi mezzi, poca energia, poca esperienza. Ma siccome
nel calcio, a priori, non c’è nulla di scontato, il Perugia avrà, comunque, le
sue fiches. Vedremo, alla roulette degli spareggi, come le saprà giocare
Alessandro Formisano.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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