Il Catanzaro spettacolo di Modena merita la serie A
Che
spettacolo! Chi ha avuto l’occasione di assistere, ieri sera, a Modena –
Catanzaro, l’anticipo della 33esima giornata di serie B, ha avuto modo di
vedere e di apprezzare la parte più bella e interessante di quello che può
offrire una partita di calcio. Non è la prima volta, a dire il vero, che Vincenzo
Vivarini fa vedere di avere una squadra di un certo livello, anche in serie B,
dopo quella indimenticabile, trionfale cavalcata nel campionato di Lega Pro,
dell’anno scorso, terminata con la conquista, oltre alla promozione, di tutti i
record per la categoria. Saggiamente, con illuminata sagacia, su quella
intelaiatura, il presidente Floriano Noto ha costruito la squadra di quest’anno.
Che ha subito dimostrato il piglio, l’autorevolezza e l’approccio della squadra
capace di farsi valere, di puntare in alto, di essere ambiziosa. Qualche settimana fa ha vinto a Parma, contro
la squadra regina del campionato, ricambiando quella pesante sconfitta subita
in casa (0-5) alla quinta giornata (la vendetta, quella sportiva, è un piatto
che si gusta freddo) che sembrava potesse ridimensionare aspirazioni e
obiettivi. Invece i giallorossi hanno fatto, finora, un campionato da protagonisti,
sono stati spesso al proscenio come ieri sera quando, contro i canarini, allo
stadio “Alberto Braglia” hanno dato spettacolo. I primi due gol, segnati in
meno di mezz’ora, sono da cineteca, con verticalizzazioni rapide e veloci a sorprendere
e stordire l’avversario: lancio perfetto di Vandeputte per Iemmello che entra
in area, evita con destrezza il difensore e infila, con precisione, l’angolo
basso della porta di Seculin. Al 26’ è Iemmello che, di tacco, offre la palla a
Vandeputte che s’invola e, dal limite, trova il solito angolo dove il portiere
non può arrivare. Dopo il gol di Tremolada, il Catanzaro non si scoraggia,
continua con il suo gioco arrembante e costruisce il terzo gol sempre con
Iemmello che chiude una bella triangolazione, portando a 13 i gol personali. Ma, allora, se sono così bravi, perché sono
solo al quinto posto in classifica? È la domanda, peraltro del tutto legittima,
che immagino si porranno, a questo punto, molti lettori. E la risposta sta in
quel numero 10 nella casella delle sconfitte. Troppe. E dovute a prestazioni, a
volte incomprensibili e sconcertanti, a prescindere dall’avversario. Questo,
finora, il limite del Catanzaro. Ma il campionato non solo non è finito, sta
per entrare nel vivo, e la squadra vista a Modena alimenta speranze, rinnova
ambizioni, ridesta ricordi. La serie A è lì, ad un passo, diretta o con i
playoff, Iemmello e compagni ci possono e ci devono provare.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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