Sabato al "Curi" Perugia- Reggina, due squadre unite nella sfortuna e divise dagli obiettivi
Il
match di sabato prossimo al “Renato Curi”, 31 esima giornata, vedrà di fronte
il Perugia di Fabrizio Castori e la Reggina di Filippo Inzaghi. Due squadre,
negli ultimi tempi, accomunate da risultati sfavorevoli: i grifoni, al “Druso”
di Bolzano, domenica scorsa, contro il Sudtirol, hanno subito la 14esima
sconfitta, mentre gli amaranto hanno perso in casa contro il Parma, la sesta
sconfitta delle ultime sette gare. Così tanti risultati negativi hanno indotto
molti, tifosi, tecnici, giocatori, di chiamare in causa la sfortuna. Certamente,
nelle ultime giornate, e per entrambe le squadre, qualche episodio sfortunato
ci sarà stato, infortuni compresi, ma è doveroso ammettere che qualche
responsabilità dovrà pur esserci stata da parte dei protagonisti, allenatori e
calciatori, per deludere, così tanto spesso, nelle prestazioni e nei risultati.
Appio Claudio Cieco, politico e
letterato romano, pensò ad una massima che viene ancora ricordata: homo faber fortunae suae, ognuno è
fabbro della propria fortuna. E i fabbri in questione non sono stati così
bravi, almeno non sempre, nel costruire, come s’è visto, percorsi esaltanti. Il
Perugia, altalenante nelle prestazioni e nei risultati, punta a raggiungere una
tranquilla salvezza. L’obiettivo è alla portata degli uomini di Castori solo
che serve un centrocampo più ispirato e manovriero per schemi di gioco che
portino ad azioni offensive più insidiose e più efficaci di quanto non lo siano
state finora. Servirebbe anche maggiore tranquillità, cosa estremamente
difficile quando i risultati non arrivano. Che il momento sia delicato lo
dimostra il fatto che il presidente Massimiliano Santopadre ha ritenuto
opportuno intervenire e, nel corso di una conferenza stampa, ha confermato la
fiducia al tecnico, messa in dubbio da qualche voce circolata dopo l’ennesima
sconfitta ed ha chiesto la comprensione, da parte dei giornalisti se, a volte,
lo stress della gara, influenza e provoca, nel dopopartita, un eccessivo e
sgradevole nervosismo. Intanto sono arrivate le notizie, peraltro scontatissime,
della squalifica di Curado e Rosi, e la indisponibilità di Ekong e Angella, che
significano un pacchetto difensivo in totale emergenza, mentre il tecnico dei biancorossi,
sabato, avrà a disposizione, da schierare in attacco con Olivieri, Giuseppe Di
Serio. La Reggina, che ha un organico in cui splende qualche stella di prima
grandezza, pur avendo perso, all’andata, 2-3, ha fatto un cammino di tutto
rilievo, con il piacere di essere stata, per qualche giornata, anche al vertice
della classifica. Poi, per tante ragioni, comprese le preoccupazioni per una
possibile penalizzazione, Inzaghi, con tutti i suoi uomini, è precipitato agli
inferi con quella sequela di sconfitte già ricordata, ma ciò nonostante la
squadra calabrese, a dimostrazione di un campionato estremamente equilibrato e
imprevedibile, si trova in piena zona play off, in quinta posizione, con il
Pisa, a 42 punti. Questo significa che la voglia di riscatto e l’importanza del
risultato renderanno la partita del “Curi” combattuta, incerta, difficile.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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