L'impotenza ed il nervosismo di un Governo accerchiato

 

Il Consiglio dei ministri che si è svolto a Cutro è stato surreale. Intanto la location. Che cosa c’entra con il naufragio e con la morte dei 76 migranti spostare il governo in un paese della Calabria? Si è cercato, in maniera maldestra, di porre rimedio alle, presunte, responsabilità di alcuni ministri nelle impacciate e pasticciate soluzioni per il mancato salvataggio dei migranti. Se l’esecutivo non ha avuto nessuna colpa, come hanno cercato di dire i ministri interessati e la stessa Giorgia Meloni, perché andare a fare la riunione a Cutro? Un tentativo di metterci una pezza, allargando invece il buco delle polemiche. Ma sul contenuto si è raggiunto il massimo del grottesco e del ridicolo, quando si è detto, come riporta il Corriere: “Meloni: gli scafisti? Ora li cercheremo in tutto il globo terracqueo”. Un delirio di patetica comicità, se non fosse che il problema è drammatico. Ma un Paese che non è in grado di trovare i più pericolosi mafiosi stragisti che stanno, liberi, sotto casa per trent’anni, è in grado di trovare e processare gli scafisti in giro per il mondo? Perché è stato deciso – specifica, dal canto suo, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio – di agire con fermezza anche in acque internazionali quando gli scafisti con il loro carico hanno intenzione di venire in Italia. E quando sono in acque internazionali non si capisce come sia possibile dimostrare che gli scafisti, con il loro carico di disperati, hanno intenzione di sbarcare sulle coste del nostro Paese. Ma la cosa che più ha colpito, ed è la più grave e importante, è stata la dimostrazione, la conferma, dell’impotenza assoluta del nostro Paese. La presidente del Consiglio ha detto dei contatti e dell’impegno, suo e di alcuni ministri, per ottenere aiuti e collaborazione dai Paesi di mezzo mondo per arginare, o comunque gestire, questo esodo massiccio che l’Italia, da sola, non può sostenere; ebbene i risultati concreti che, poi, al di là delle promesse, sono quelli che contano, sono pari allo zero. Mentre si è scatenato un nuovo esodo, con 1300 arrivi di migranti nelle ultime ore. È evidente, che è uno dei tentativi per mettere ancora più in difficoltà il Governo, già accerchiato, che mostra un preoccupante nervosismo, con la stampa e non solo.  

Fortunato Vinci -  www.lidealiberale.com - Agenzia Stampa Italia            

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