Antipasto indigesto, il Perugia perde anche a Cagliari (3-2)

 

L’anticipo, all'ora di pranzo, di questa 17 esima giornata è stato il confronto allo stadio “Unipol Domus” tra Cagliari e Perugia. Due squadre piene di problemi: il Cagliari, con la panchina, vacillante, di Fabio Liverani, che non vinceva da 7 turni e vagava, smarrito, a metà classifica, mentre il Perugia dopo due “brodini”, a Cosenza e, in casa, con la Spal, cercava in Sardegna un po’ d’arrosto per dare vigore ad un percorso faticoso e accidentato, e per abbandonare, prima possibile, l’ultima posizione. La trasferta, inoltre, serviva per verificare la “crescita” e la “solidità di squadra” di cui ha parlato Fabrizio Castori, subito dopo il match con la Spal. Ma seppure s’è vista una leggera crescita, almeno rispetto alle prestazioni di Cosenza e di contro la Spal, il risultato questa volta non è arrivato perché è mancata l’affidabilità di una difesa che ha consentito ai calciatori rossoblù, per ben tre volte, in occasione dei gol, di tirare in porta indisturbati. L’avvio era stato assai incoraggiante, infatti al primo minuto Strizzolo, a pochi metri da Radunovic, ha avuto una clamorosa palla gol, “sbucciata” in maniera maldestra e mandata fuori. Castori, evidentemente, aveva pensato che era meglio prendere l’iniziativa, alzare i ritmi, attaccare piuttosto che lasciare spazio ai padroni di casa che in attacco hanno due volponi dell’area di rigore come Pavoletti e Lapadula. Ma non è bastato perché il leggero predominio territoriale non si è mai tramutato - more solito - in veri tiri in porta. E allora è bastata una ripartenza, al 20’, con cross per Pavoletti, liberissimo, che di testa ha battuto Gori. Un vantaggio che è raddoppiato dopo pochi minuti, al 27’, con Lapadula, che ha approfittato di un rimpallo favorevole, ha conquistato palla e si è presentato solo davanti all’estremo difensore del Perugia, segnando il secondo gol. A quel punto si è temuto il peggio, ma, a dare coraggio e speranze ai grifoni, ci ha pensato Capradossi che nel tentativo di passare indietro al portiere ha fatto un assist per Strizzolo che questa volta non ha avuto alcuna difficoltà a mandare la sfera nella porta sguarnita. La partita è tornata addirittura in equilibrio al 54’, quando Strizzolo è stato atterrato in area e l’arbitro ha assegnato il calcio di rigore, trasformato da Casasola: 2-2. Il pareggio sembrava un risultato equo e, tutto sommato, soddisfacente per la squadra umbra. Ma all’81’ c’è stato un altro errore della difesa, con Gori protagonista, saltato fuori tempo sul pallone colpito di testa da Pavoletti. È arrivata così la decima sconfitta e le squadre rivali, seppure piano piano, si allontano dal Perugia che rimane sempre più solo e sempre più triste.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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