A Modena il Perugia conquista un provvidenziale pareggio (1-1) buono per arginare l'emorragia di punti

 

Al “Braglia”, contro il Modena, il Perugia ha conquistato il suo secondo pareggio di questo campionato. È servito, questo prezioso punticino, per arrestare, alla meno peggio, l’emorragia di punti che ha caratterizzato questo primo scorcio di campionato. Una partita combattuta tra due squadre che si sono equivalse, nei pregi (pochi) e nei difetti (tanti) ed il risultato rispecchia, più o meno fedelmente, l’andamento della gara. Il Perugia manda un segnale che diventa importante se verrà seguito, ovviamente, da tanti altri. È vivo, sì, ma è ancora alla ricerca di una fisionomia definitiva, solida e durevole, anche se oggi si è visto, di tanto in tanto, qualche schema di gioco di un certo interesse anche in prospettiva, soprattutto sull’asse Bartolomei Di Carmine, che al 37’ ha portata al gol del vantaggio del centravanti biancorosso. Si è visto anche un Casasola più intraprendente e nel vivo del gioco così come Santoro. Kouan è stato inesauribile nel gioco a centrocampo e, generosissimo, ovunque ci fosse bisogno di aiuto. Christian si è pure proposto, come gli accade spesso, in fase offensiva, però, se si esclude quel tiro scoccato dal limite tre minuti dopo il gol di Di Carmine con cui ha sfiorato il raddoppio, con il pallone che è passato a pochi centimetri dal palo della porta di Gagno, per il resto si è trattato di tentativi piuttosto avventurosi. La difesa ha retto senza troppi affanni, anche se è apparsa piuttosto distratta quando, dal fondo, al 45’, è arrivato il pallone per Tremolada che si è trovato solo e non ha avuto alcuna difficoltà a battere a rete e segnare il gol del pareggio. Una nota lieta, che è il caso di sottolineare, è venuta dal rattoppo dello strappo che era stato fatto con Rosi e Angella, tenuti, per diverse partite, fuori squadra. Inaccettabile, come avevo già avuto modo di rilevare, sia dal punto di vista tecnico, dello spogliatoio e dell’ambiente, che ora pare si sia finalmente ricompattato. Lo conferma anche quell’abbraccio, tra Rosi e Castori, quando il giocatore è entrato in campo per sostituire Struna. Insomma luci ed ombre. Ma visto come erano andate le ultime prestazioni, eccezione fatta per il primo tempo di Frosinone, c’è da essere tutto sommato moderatamente contenti e fiduciosi. Aspettando con trepida attesa, per le conferme, il prossimo incontro casalingo, contro il Genoa, al “Renato Curi”, il 27 novembre, alle 15.

Fortunato Vinci – www.lideailiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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