Il richiamo dei vaccini come le previsioni del tempo, la stessa incertezza, praticamente un disastro

 Capisco che la situazione pandemica era così drammatica che qualsiasi decisione presa per tentare di arginare il diffondersi del terribile Sars-Cov-2 era da considerare utile se non addirittura preziosa; ma in questa corsa sfrenata, giustificata dall’emergenza, si sono intromessi troppi corpi estranei, troppi peracottari, creando molta confusione. Da un anno e mezzo è così. Insopportabile.  E ora, con l’estate alle porte e 12 Regioni in bianco (attenzione: non vuol dire che si può fare tutto) oltre alla provincia autonoma di Trento, torna la solita confusione sulle seconde dose dei vaccini. Che cosa si deve fare? Sempre con lo stesso vaccino o è indifferente (o addirittura meglio) farlo con un altro? Ecco cosa riportano i giornali di ieri, domenica 13 giugno: “Caso AstraZeneca, il vaccino spacca l’Italia”. “Al gran ballo dei vaccini i virologi si dividono, il ministero non decide ed è caos sui richiami. Vaccini strappo di De Luca: “Non faremo il mix di dosi”. “La Lombardia sospende il richiamo agli under 60, dopo si corregge. Palù, eventi avversi molto rari”. “Pfizer agli adolescenti. “È sicuro ed efficace”. I titoli di oggi, 14 giugno, sempre nel solco della massima incertezza. “Ultima giravolta sui vaccini: “Vietare AstraZeneca a tutti” lo sostiene il massimo esperto dell’Ema. Polemiche sul cocktail. L’Oms diceva: sbagliato mescolare dose diverse. Caos anche su J&J agli anziani”.  “Dubbi su mix di vaccini, medici divisi”. Immaginate un settantenne che abbia fatto solo la prima dose di AstraZeneca, ora che deve fare? Accendere un cero.   

        Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com –Agenzia Stampa Italia

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