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Il pellegrinaggio di una volta al canonico e il listino dei prezzi di oggi: l'involuzione della caccia al voto di molti politici

  Colpito dalle notizie di indagini dei Pm di mezza Italia per il voto di scambio, mi tornano in mente le modalità dei politici nei tempi andati, che sono poi i tempi della mia (ahimè lontana) giovinezza. Oggi si trova un faccendiere qualsiasi, meglio se in odore di mafia per essere più convincente, e si pattuisce il prezzo da pagare per essere eletti. Sembra sia stata questa, secondo quello che emerge da queste prime indagini delle procure, la strada maestra che hanno intrapreso, senza rischi e incertezze, molti politici. D’altronde se non si ha nulla da offrire - intendo come programmi e come idee - non rimangono che i soldi: pagare il voto. Una cosa, in verità, umiliante e deprimente, per chi la fa e chi la riceve, ma, quando uno ha bisogno non va tanto per il sottile, e questa è la norma, peraltro facile in un mondo senza principi e senza valori. Immaginate un po’ se qualche politico, di quelli attualmente in carica, dovesse fare un comizio in piazza come si faceva una volta, cosa

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