Il gol del Pesaro all'ultimo istante getta il Perugia nella disperazione (0-1)
Alla
vigilia di due insidiose trasferte, contro la Lucchese e l’Entella, il Perugia,
per l’ennesima volta incerottato e in emergenza, si è trovato ad affrontare un
avversario, nell’occasione la forte Vis Pesaro, con la impellente necessità di dover
vincere per allontanarsi da un precipizio che si sta avvicinando in maniera sempre
più preoccupante. Lamberto Zauli, alla vigilia, dopo aver fatto il lungo elenco
degli assenti ha pure aggiunto che non si possono accettare alibi per
giustificare eventuali cali di tensione o, peggio, prestazioni deludenti. E,
invece, è successo quello che succede ormai da molto, troppo tempo: i grifoni hanno
balbettato calcio a centrocampo, non sono riesciti a costruire azioni
pericolose, nemmeno con le ripartenze, perché nell’area degli avversari, ormai
da mesi, il tecnico si ostina a tenere una sola punta: Montevago, isolato e
sovrastato dai difensori. Difficoltà che stanno provocando depressione e
sfiducia del giocatore. Cisco, che sabato scorso aveva giocato una bella
partita, ed è uno dei pochi che salta in dribbling l’avversario, e tira pure in
porta, è stato tenuto, per tre quarti del tempo, nella metà campo del Perugia, come
esterno della zona mediana, ed è chiaro che da quella posizione è pressoché
impossibile arrivare a concludere. Lo stesso dicasi di Matos, che sa saltare l’uomo,
ma si guadagna le punizioni lontano dalla porta avversaria. Insomma Zauli non è
in grado nemmeno di sfruttare gli uomini che potrebbero procurarsi un calcio di
rigore, ormai l’unica strada che può portare al gol. Oggi la partita è stata
equilibrate, le due squadre si sono affrontare ad armi pari nonostante i 16
(questa sera, 19) punti di distacco in classifica, e annullate nella zona
centrale del campo, con poche occasioni da una parte e dall’altra. In queste
condizioni lo zero a zero sembrava un risultato equo e inevitabile, ma è
successo che, all’83’, Amoran si è fatto espellere e così il Perugia è rimasto
in 10. Una ghiotta occasione, per quella vecchia volpe di Roberto Stellone, per
vincere la partita; infatti, l’allenatore della Vis Pesaro ha prontamente inserito
un ragazzo (2006), Adrian Raychev, il giovane bulgaro, al 93’, con il doppio
passo si è liberato in area di un avversario e ha trafitto, con un bolide, l’incolpevole
Gemello, un’azione e un gol da applausi a scena aperta. Una sconfitta pesante e
dolorosa per il Perugia che getta nel panico e nello sconforto i tifosi che ora
vedono, a pochi punti, il baratro della retrocessione.
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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