Disastroso anche a Lucca, il Perugia ormai galleggia in zona playout (2-1)
Che al “Porto Elisa” di
Lucca la posta in palio fosse importantissima lo aveva ammesso, alla viglia del
match, lo stesso Lamberto Zauli. Era quindi logico aspettarsi un atteggiamento
coerente per quella che era da considerare se non l’ultima la penultima
spiaggia. Per questo bisognava “essere aggressivi e vincere i duelli”, erano
altre due doverosi comportamenti che il tecnico aveva auspicato e ricordato ai
suoi calciatori che, in campo, però, si sono scordati tutto; dando vita ad un’altra
prestazione imbarazzante e a un’altra sconfitta che porta i grifoni a
galleggiare in piena zona playout. E dire che la partita si era messa subito
bene, perché al 4’ Matos era riuscito a deviare in porta un pallone proveniente
dalla destra, un pallonetto che aveva sorpreso Melgrati. Ebbene in una gara
così delicata il gol doveva essere un vantaggio notevole su cui costruire una preziosa
vittoria, invece è successo quello che è già successo tante altre volte, e cioè
che, prima di scomparire, il Perugia si è visto solo per una ventina di minuti
di tran tran, senza peraltro saper costruire niente di pericoloso se si esclude,
su un’azione personale di Cisco, il pallone che ha sfiorato il palo alla destra
della porta dei padroni di casa. E’ stata l’unica occasione. Poi, verso la
mezzora, la partita, che fino a quel momento era stata tutto sommato equilibrata,
è stata lasciata, sciaguratamente, alle iniziative dei calciatori di Giorgio Gorgone.
I quali ne hanno approfittato per cominciare a tirare da tutte le posizioni,
Gemello, in più di una occasione, è dovuto intervenire per salvare la sua
porta, ma appariva chiaro che questo atteggiamento rinunciatario con il passare
del tempo, senza un intervento di Zauli, sarebbe stato altamente rischioso.
L’intervallo doveva servire per chiarire le idee e preparare le contromosse,
invece Lamberto Zauli non ha fatto nulla per un cambio di passo, ha sostituito
Giraudo, ammonito, con Plaia e ha fatto entrare Giunti per Lisi, debilitato
dall’influenza. E il resto? Niente, come prima, peggio di prima. E il secondo
tempo è cominciato come era finito il primo, vale a dire con la Lucchese
all’attacco ed il Perugia a cercare, alla meno peggio, a difendere: un suicidio
annunciato. Infatti, su uno dei tanti
attacchi, Magnaghi al 51’ ha trovato il modo di battere Gemello per il
pareggio. Ma nemmeno il gol subito ha svegliato il sonnolento Perugia e
l’ancora più sonnolento allenatore e così i rossoneri hanno continuato con il
tiro al bersaglio: al 61’ è stata la traversa a salvare Gemello su tiro di
Saporiti che poi, qualche minuto dopo, al 70’, sugli sviluppi di un calcio
d’angolo ha scagliato la palla in rete, portando in vantaggio i rossoneri. Solo
allora Zauli ha pensato che fosse arrivato il momento di far entrare Seghetti e
poi Marconi, ma ormai era troppo tardi, tanto che a sfiorare il terzo gol è
stata la Lucchese. Mentre poco o nulla ha provocato la “rivoluzione” di Zauli.
In tribuna c’era il presidente Faroni: è venuto per sostenere la squadra o per
prendere qualche decisione tecnica? Ne sapremo qualcosa nelle prossime ore.
Intanto, domenica prossima, ci sarà la trasferta a Chiavari contro l’Entella,
prima in classifica, con 29 punti di vantaggio (il doppio) rispetto ai
grifoni.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
Commenti
Posta un commento