Tra Nord e Sud il razzismo di Vittorio Feltri

 

Vittorio Feltri, il direttore editoriale de Il Giornale, è di Bergamo, e quindi del Nord, ed è giornalista che frequenta anche le tv, quindi noto, e per questo pensa di essere superiore a tutti gli altri e di poter dire tutto quello che vuole. E spesso, per non dire sempre, denigrando qualcuno. L’altro ieri, in un video pubblicato su Tik Tok, non ce l’ha fatta a contenere il razzismo, che evidentemente abbonda nel suo Dna, e ha fatto un clamoroso, assurdo, accostamento, questo: “La Salis è vestita come una cameriera di Catanzaro, proprio la cosa più bassa che si possa immaginare”. L’occasione, invece, era importante per rilevare che la docente milanese Ilaria Salis eletta nelle liste di Avs nel suo primo giorno all’Europarlamento era vestita in maniera non adeguata all’occasione. Aveva fatto bene il giornalista a far notare alla Salis che quando va ad occupare le case ci si veste in un certo modo, quando si va in Europa, non per turismo, ma a rappresentare non Nicola Fratoianni che l’ha candidata e fatta eleggere, ma il nostro paese, l’Italia, si ha il dovere, l’obbligo, di vestirsi, come si vuole, certo, ma comunque in modo adeguato. Fin qui l’intervento di Feltri non solo era corretto, era anche sembrato necessario farlo. Feltri, però, dopo, ha rovinato tutto con quell’accostamento tristissimo, denigratorio e offensivo nei confronti delle donne e di Catanzaro come sostiene anche il sindaco della città, Nicola Fiorita che ha promesso di denunciarlo. Certamente considerare i cittadini del Sud, come mìnus, e farlo sempre, ogni volta che si presenta l’occasione, è veramente intollerabile. Già sbagliando, avrebbe potuto dire che Ilaria era vestita come le cameriere di Bergamo, invece, ha pensato che peggio vestite delle cameriere di Bergamo dovevano per forza essere quelle di Catanzaro, infatti dice “la cosa più bassa che si possa immaginare”. Il poveretto non capisce, evidentemente, e le insulta in maniera volgare e grossolana, che le cameriere, sia di Catanzaro che di qualsiasi altro posto, non si possono vestire in maniera elegante, come fa sempre lui quando va in tv, per due semplici ragioni, perché una cosa è stare in poltrona a chiacchiera del più e del meno, e una cosa è lavorare nei locali come cameriere; un’altra cosa è che se le cameriere avessero gli emolumenti di Feltri vestirebbero in maniera molto più elegante di lui. C’è immenso squallore nel ritenersi superiore solo per questo. La cosa più bassa che si possa immaginare, caro Feltri, è stato proprio questo infelicissimo, inopportuno, penoso accostamento.  

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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