Il Perugia non riesce a vincere nemmeno con il Sestri Levante (2-2)
Era difficile, per il
Perugia, trovare un avversario così modesto per vincere dopo la sconfitta
contro l’Arezzo, mercoledì scorso, e conseguente eliminazione dalla Coppa
Italia. Il Sestri Levante, infatti, è penultimo in classifica, non ha mai vinto
in casa in 8 partite, dove ha pareggiato 3 volte e perso 5, con 3 gol segnati e
11 subiti, peggiore attacco, solo 10 gol, in 16 partite, peggio, delle 60
squadre, ha fatto, con 9, solo il Taranto, ultimo nel girone C. Ebbene, davanti
ad un avversario di codesta levatura i calciatori di Lamberto Zauli hanno pure
lo straordinario vantaggio di segnare dopo 30 secondi con Montevago, lasciato
solo dai due centrali del Sestri Levante che si sono ostacolati a vicenda, come
in un filmato di paperissima. L’atteggiamento da tenere a quel punto era
scontato: aggredire i padroni di casa, segnare qualche altro gol e chiudere prima
possibile la gara. E, invece, i grifoni hanno lasciato l’iniziativa ai rossoblù
di che hanno provato a riequilibrare le sorti del confronto con straordinario
impegno provando a sopperire agli evidenti limiti tecnici con la volontà e l’ardore
agonistico. I biancorossi non hanno nemmeno provato ad approfittare, con il
contropiede, a sfruttare gli spazi lasciati vuoti dalla foga e dalla frenesia
dei padroni di casa. E così, a furia di provare, i corsari hanno trovato il
meritato pareggio. Al 33’ Parravicini è saltato più alto di Torrasi, la palla è
finita sui piedi di Durmush che ha uccellato sia Amoran che Gemello: 1-1. Solo
a quel punto il Perugia si è svegliato dal torpore e ha fatto, finalmente, quello
che avrebbe dovuto fare prima: attaccare; infatti, in una di queste azioni, al
41’, Torrasi ha risolto una mischia con un tiro nell’angolo basso della porta
di Anacoura, e il Perugia è ripassato in vantaggio: 1-2. Sembrava che la lezione del primo tempo
potesse scoraggiare i biancorossi dal tenere lo stesso atteggiamento suicida
tenuto nella prima parte della gara. E, invece, hanno rifatto esattamente lo
stesso errore. Controllare la gara, lasciando l’iniziativa ai liguri, tattica
ancora una volta sciagurata e, come prima, i padroni di casa hanno ripreso il
pallino del gioco e al 64’, per un fallo di Lisi, su calcio di rigore, trasformato
da Clemenza, hanno raggiunto il meritato pareggio: 2-2. Poi alterne occasioni,
due per i liguri, con il palo colpito al 74’ e l’errore di Gemello al 77’ che,
avventatamente, ha dato il pallone ad un avversario che non ne ha saputo
approfittare. La palla gol il Perugia l’ha avuta all’84’ con Di Maggio che,
però, ha mandato fuori. Due punti persi ancora una volta. Se con le ultime tre
squadre, Milan Futuro, Sestri Levante e Legnago, il Perugia non solo non riesce
a vincere, ma conquista solo due punti, su nove, c’è qualche criticità di
troppo che il nuovo direttore generale, Mauro Meluso, con il presidente e
l’allenatore, è il caso che le analizzi con estrema accortezza, e prima
possibile, perché così è estremamente difficile risalire la china e si rischia
seriamente di precipitare nel baratro.
Fortunato
Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia
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