Arriva Seghetti (dalla panchina) e il Perugia batte il Campobasso (2-1)
Alla ricerca di qualche
punto e di qualche certezza. Cose che da tempo mancavano nell’agenda di
Lamberto Zauli e che erano le priorità per il tecnico dei biancorossi nel
posticipo della diciottesima giornata nella gara del Perugia contro il
Campobasso. La squadra molisana, in classifica, precedeva il Perugia di 5
punti: 24 a 19. E, allora, non c’era tempo da perdere, così i grifoni hanno
cominciato con un pressing alto mettendo in difficoltà la difesa dei rossoblù.
Sfiorato il gol nei primi minuti con Leo, il difensore fluidificante, novità
tattica della serata, i grifoni, come è capitato spesso, hanno lasciato il
campo agli avversari che, non essendo fulmini di guerra nemmeno loro, non ne
hanno approfittato e la gara è rimasta in sostanziale equilibrio sulle nullità
offensive di entrambe le formazioni. È sì capitata un’occasione a Lisi al 17’,
ma è stato un caso e comunque il giocatore non l’ha saputo sfruttare. Intanto
c’era da far notare la formazione di Zauli, con in attacco, mancando Montevago
squalificato, affidato a Marconi, mentre Seghetti è stato relegato in panchina,
con una decisione discutibile, se non proprio sbagliata. Tanto è vero che fino
al 70’ la gara, come dicevo, è stata senza tiri in porta né per Forte e nemmeno
per Gemello. La partita si è sbloccata solo al 70’, appunto con Seghetti, che da
qualche minuto aveva sostituito Marconi. Palla di Leo e girata nell’angolo
basso alla sinistra di Forte, inutilmente proteso in tuffo. Sbloccato il
risultato, il match ha preso una svolta, con il Perugia che, tre minuti dopo,
si è visto pure in vantaggio di un uomo per l’espulsione di Celesia per doppia
ammonizione. Ma il vantaggio di uomini è rimasto solo per 6 minuti perché al
79’ è stato espulso pure Mezzoni. Meno male che, all’83’, sempre Seghetti, con
i rossoblù tutti in avanti, ha trovato, in contropiede, il modo di superare il
portiere ospite e di depositare la palla nella porta sguarnita per una
doppietta, peraltro meritatissima. Gli ultimi minuti, però, sono stati
terribili, perché i giocatori di Piero Braglia, non avendo più nulla da
perdere, hanno preso d’assalto la difesa dei padroni di casa, che ha vacillato
in più di una occasione: due volte ha parato Gemello e una volta Angella ha
toccato male la palla che ha ingannato lo stesso Gemello ed è finita in fondo
al sacco. Ma sul gol della bandiera l’arbitro ha fischiato la fine. Così è
arrivata, soffrendo come sempre, la quinta vittoria.
Fortunato
Vinci – www.lidealuberale.com – Agenzia Stampa Italia
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