Capo Vaticano: o compri il giornale o trovi (forse) il posto auto gratuito

 

È indubbiamente un privilegio frequentare le spiagge meravigliose di Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia, uno dei posti più belli non solo della Calabria. Mare splendido, tramonti bellissimi, unici e indimenticabili. Uno spicchio di paradiso. Ma, siccome in paradiso non si va in carrozza, c’è qualche problema. Per le strade, tenute in pessime condizioni, che lasciano sorpresi e sconcertati i turisti che protestano, da anni, inutilmente. Difficoltà aggiuntive per chi, come il sottoscritto, ha l’abitudine di leggere i giornali, e preferisce, ancora, quelli cartacei, la qualcosa, ormai, è diventata gravosa e complicata. Gravosa perché gli editori ne approfittano e ci appiccicano, spesso, i supplementi, con gli articoli affogati nella pubblicità e il prezzo superiore ai 2 euro. Complicata perché le edicole si riducono a vista d’occhio e ci sono giorni (domenica, per esempio) in cui è impossibile poterlo comprare, nonostante la pazienza e la buona volontà. Ora, nello spicchio di Calabria di cui sto raccontando, la distribuzione dei giornali avviene, salvo ritardi eccezionali, dalle 7,30 alle 8,00 e allora ogni mattina si presenta lo sgradevole dilemma: aspetto, compro il giornale, e poi vado al mare, o vado al mare presto e (forse) trovo uno dei pochissimi posti auto gratuiti e rinuncio al giornale? Questo succede anche perché le leggi, sì, ci sono, varrebbero anche qui, ma, siccome sono tutti distratti e non controlla nessuno, l’osservanza è affidata al volontariato, nel senso che le rispetta chi vuole. Il Comune di Ricadi, infatti, interpretando a modo suo (sinonimo di ignorare) il Codice della Strada (a proposito: nell’applicazione delle leggi qui, già da un pezzo, c’è l’autonomia differenziata) ha pensato di mettere quasi dappertutto, sulle stradine che portano alle spiagge, i parcheggi con le strisce blu, anche sulla carreggiata dove (peraltro espressamente vietate dal Codice) intralciano il traffico, con la tariffa, da maggio a ottobre, di 2 euro l’ora. E le strisce bianche, dove si può parcheggiare senza pagare, prescritte dal solito Codice? Sì, ci sono, ma sono poche, poste in posizione disagevole; ad occhio, un terzo rispetto a quelle blu, e alle otto del mattino i pochi posti sono già tutti occupati. Allora che fare? Come si può facilmente immaginare non mancano, di contro, con 10 o 15 euro, i parcheggi privati. A Capo Vaticano è così: se vuoi leggere il giornale devi pagare anche il parcheggio. “Le spiagge siano di tutti” dicono alcuni deputati in Parlamento, è l’ennesima sciocchezza, tanto per non perdere l’occasione di stare zitti.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

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