Un Perugia imbarazzante non sa vincere nemmeno con la Vis Pesaro, nono pareggio (2-2)
Vincono
tutte nelle prime posizioni e il Perugia, al “Curi”, contro la Vis Pesaro, non
ha alternative. L’avversario, guardando
la classifica, non è granché e i grifoni hanno intenzione di cominciare al
galoppo, e con l’approccio giusto, secondo quanto auspicato dal tecnico alla
vigilia del match. Senza Vazquez, ancora indisponibile, ma con Seghetti dal
primo minuto nel 4-3-3 disegnato da Francesco Baldini, il Perugia vuole far
vedere che i 13 punti di differenza in classifica sono abbastanza evidenti
anche sul terreno di gioco. Ma la partita, nonostante la “necessità” di vincere,
comincia con un sorprendente equilibrio. Ma allora i 13 punti di differenza?
Niente. Non solo sorprendente equilibrio, anche occasioni pericolose per gli
uomini di Marco Banchieri. E questo è il primo motivo per dire che il Perugia è
stato imbarazzante. E lo è stato in fase difensiva lasciando molte palle gol ad
un avversario che solo perché modesto non ha vinto. È stato imbarazzante,
infine, perché nel gol del pareggio di Karlsson si è vista una catena di errori
da statuine del presepe o, se preferite, errori da scapoli e ammogliati. Il tecnico, nel dopo partita, non è stato
d’accordo con me che ho definito imbarazzante la prestazione dei grifoni, pazienza;
ma se il Perugia come dice Baldini ce l’ha messa tutta, ha dato il massimo e
non è riuscito a vincere, nemmeno oggi, vuol dire che è modesto, desolatamente
modesto. Eppure i grifoni erano andati in vantaggio al 15’ con un’azione
ficcante di Seghetti sulla sinistra, passaggio a Iannoni, solo davanti a
Polverino, e il Perugia è in vantaggio. Dura, però, poco perché la Vis Pesaro al
30’, con Pucciarelli, dal limite con un tiro di precisione manda il pallone a sbattere
nell’angolo alla destra di Adamonis: 1-1. I grifoni, nonostante tutto, tornano
in vantaggio al 38’, con Seghetti che s’infila tra le maglie dei biancorossi
marchigiani e batte per la seconda volta Polverino. Sembrava che la strada per
il successo fosse aperta, anzi spalancata, con un secondo tempo a disposizione per
arrotondare il punteggio. E invece il Perugia appare come distratto, fuori
partita, gioca la palla ma senza creare quasi niente di importante. E, allora,
la Vis Pesare prende coraggio, vede la possibilità di recuperare e mette sotto
pressione la difesa dei padroni di casa che tentenna, vacilla, barcolla in più
di una occasione fino a quando gli ospiti, al 65’, non raggiungono, meritatamente,
il pareggio; e poi, con il Perugia, sempre in bambola, hanno più di una occasione
per vincere. E non avrebbero rubato nulla. In pagella si possono mettere due
sufficienze: 7,5 a Seghetti e 6 a Iannoni. Ora, diciamo fino in fondo la dura
verità: il Perugia, questo Perugia visto oggi, è un’eresia dire che può
raggiungere e superare il Cesena e la Torres; se andrà bene potrà mantenere il
terzo posto, peraltro conteso da Pescara e Carrarese. Poi, comunque, ci saranno
da fare i playoff, ma, se le condizioni dovessero rimanere queste, è più facile
vincere al superenalotto. Sorge spontanea una domanda: a luglio, quando in
società hanno fatto la squadra, chi pensavano potesse fare i gol? Se tutto
questo non è imbarazzante…
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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