Il Perugia batte l'Ascoli (1-0) e imbocca la strada giusta
Sono
particolarmente contento della vittoria del Perugia. È inusuale, oltre che
forse anche sgradevole - lo so bene - cominciare un articolo, in questo modo.
Ma agli amici lettori chiedo comprensione perché si tratta che vincendo,
finalmente, il Perugia ha scongiurato un suicidio. Poteva essere quello di un
mio amico, professore universitario, “stratifoso” del grifo, competente come
pochi, che aveva annunciato agli amici (certamente scherzando) che in caso di
sconfitta con l’Ascoli (sarebbe stata la quarta su cinque gare) avrebbe posto
fine ai suoi giorni. Il curioso, e bizzarro, episodio per dire quanto la gara
con la squadra marchigiana fosse diventata di estrema importanza, non tanto e
non solo per Fabrizio Castori, ma anche per tutti i tifosi che guardavano a
quell’ultimo posto in classifica come un’onta intollerabile. I grifoni sono
riusciti a battere l’Ascoli che arrivava al “Curi”, come una delle due squadre
(l’altra è il Bari) ancora imbattuta. Il successo è arrivato al termine di un
mach combattuto, sofferto, ma che alla fine il Perugia ha meritato di vincerlo.
Tre punti preziosi per andare con ben altro morale domenica 18 al “Liberati,
per il derby con la Ternana. Una gara, dunque, di estrema importanza che il
Perugia ha affrontato con la necessaria concentrazione cercando, prima di tutto,
di evitare gli errori nella fase difensiva che avevano caratterizzato le
precedenti partite. Massima attenzione alle marcature e linea difensiva alta,
in avanti solo Di Carmine che ha avuto a sostegno nel primo tempo Strizzolo e
nel secondo Kouan. Castori ha anche disposto una folta ragnatela a centrocampo
e in questa ragnatela si è smarrito, e ha perso pericolosità e smalto, l’Ascoli
che ha cominciato con la tranquillità che derivava dai suoi 8 punti finora
conquistati, dall’imbattibilità e dall’avere nelle sue fila Gondo, con 4 gol
segnati, cannoniere della serie B. Ma il Perugia ha saputo affrontare la gara
seguendo, con diligenza e determinazione, le direttive del tecnico. Mettendo a
frutto gli studi fatti in settimana, in assoluta tranquillità. Dopo i primi
minuti a ritmi piuttosto lenti la partita si è infiammata intorno alla mezz’ora
quando Di Carmine, imbeccato da Casasola, si è trovato solo davanti a Baumann, ma la palla, seppure di centimetri,
ha sfiorato il palo ed è finita fuori. In precedenza c’era stata una parata di
Gori a mandare in angolo una bordata improvvisa di Bidaoui. Il gol, a decidere
l’incontro, dopo un’altra ottima parata di Gori su tiro di Gondo, è arrivato al
41’. Sempre Casasola al proscenio con un pallone preciso per Strizzolo che con
un gran tiro ha battuto il portiere dell’Ascoli. Nel secondo tempo i bianconeri
marchigiani hanno alzato ancora i ritmi, hanno provato a cercare la via della
rete con una certa insistenza, ma il Perugia ha chiuso abilmente e tempestivamente
ogni varco. E ad andare vicino al raddoppio, in contropiede, ci sono andati i
biancorossi, ma Kouan ha sprecato due volte, in maniera piuttosto maldestra.
Risolti tutti i problemi? Certo che no, ma la strada imboccata sembra quella
giusta.
Fortunato Vinci – www.liedaliberale.com
– Agenzia Stampa Italia
Bartolomei arrivato alla chiusura del mercato. Luperini che per mononucleosi ha saltato gran parte del lavoro di ritiro. Idem Santoro, per via di un'operazione. Strizzolo anche lui arrivato tardi e impiegabile col contagocce per fastidi muscolari. Di Carmine, bravo ed esperto quanto vogliamo, ma senza ritmo-partita da mesi e mesi. Ieri Castori aveva mezza squadra in condizioni che definire di fortuna non è esagerato. In più mettiamoci una pressione psicologica enorme, per cui ogni pallone era incandescente. Nonostante ciò, si è assistito ad un primo tempo tatticamente perfetto: grande copertura difensiva e tre contropiedi trancianti, per un'1-0 assolutamente meritato. Alla ripresa non c'è stata energia e lucidità per ripartire ancora in contropiede (tranne una volta), ma si è fatta stoica trincea, né più, né meno di quello che il Cittadella (ostico come sempre) aveva fatto domenica ad Ascoli. Ritrovati, meglio, trovati concentrazione ed equilibrio geometrico, adesso il Perugia può prepararsi al derby con un minimo di fiducia. Occorrerà crescere ancora. La Ternana parte nettamente favorita, che per un derby non è il massimo...
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