I costi dell'energia e le ombre sulle bollette
I
costi dell’energia elettrica e del gas sono due drammatici problemi per imprese
e cittadini. I rincari sono diventati insopportabili. In tv, un imprenditore,
con le bollette in mano, ha fatto vedere come il prezzo del gas sia aumentato,
nel giro di pochi mesi, del 600 %. Considerando che non sia possibile aumentare
i prodotti in maniera così esagerata, il dilemma è diventato terribile: o si
chiude, licenziando tutti i dipendenti, oppure non si pagano le bollette e si
continua a lavorare, guardando a quali potranno essere gli sviluppi della
questione, che è la prima patata bollente che troverà, sul tavolo, Giorgia
Meloni e la sua nuova maggioranza. Le soluzioni, per aggirare l’aumento enorme
dei prezzi, con conseguenti altrettanti enormi, indecenti guadagni, sono tante,
soprattutto quella di ricorrere, prima possibile, semplificando norme e
burocrazie, alle fonti alternative: pannelli solari, pale eoliche,
termovalorizzatori. Facile a dirsi, meno facile a farsi, con ostacoli d’ogni
genere. Intanto c’è in atto una vergognosa speculazione. Della situazione ne
stanno approfittando in maniera diversa, ma ugualmente indecente, un po’ tutti.
Cominciamo con i pannelli solari. In genere l’utente paga alla società fornitrice
l’energia che consuma e vende alla stessa società l’energia prodotta dai pannelli
solari. Ma ad un prezzo decisamente diverso. Prendiamo una bolletta dell’Enel
Energia, mercato cosiddetto libero dell’energia, società domiciliata, seppure
con milioni di utenti, presso un’anonima casella postale, numero 8080, a
Potenza. Si legge che su un consumo di 296 KWH il costo pagato dall’utente è di
84,11 euro, per la cessione di 302 KWH dello stesso utente, sempre alla stessa
società, e per lo stesso periodo, l’importo ricevuto è di 12,28 euro. Una
sproporzione indecente con altrettanto indecente guadagno. Pur considerando, a
parziale giustificazione, che l’impianto è stato fatto con i finanziamenti
pubblici, è anche vero che questi costi li sostengono e li pagano sempre gli
stessi utenti. Insomma, la speculazione e l’ingiusto profitto sembrano evidenti
e comunque tutto esagerato. Si potrebbe utilizzare direttamente l’energia
prodotta dai pannelli solari e vendere, semmai, quella in eccedenza, ma siccome
sarebbe la modalità più semplice, senza imposte e tasse, e con meno business
per la società elettrica, non si fa. Ma c’è anche di peggio, ed è quando si fa
pagare anche quello che non si è consumato. Questa volta la bolletta è del gas.
Inviata dalla solita Enel Energia, servizio di tutela, stessa casella postale,
e stessa città, Potenza. Ecco il dettaglio: 11,23 euro per la spesa della
materia gas naturale, 14,03 per la spesa trasporto e gestione contatore, totale
imposte e Iva 1,05 euro, importo finale 21,95 euro. Manca un dato importante:
il consumo, che non c’è, perché è uguale a zero. Ma se l’utente non ha consumato
nulla perché deve pagare? Allora è anche inutile risparmiare. E il trasporto di qualcosa che non è stato
trasportato e la gestione di un contatore che non ha funzionato quanto possono
essere costati? E, poi, le perle: le, immancabili, addizionali e l’Iva. Questa
è una bolletta virtuale, totalmente inventata. Se questo è il criterio, si può
inventare di tutto, sempre, con qualsiasi importo, per qualsiasi servizio. Inevitabile
lo sconforto dell’utente e anche i due quesiti: è stato fatto tutto in maniera
regolare? C’è qualcuno che controlla per tutelare gli utenti?
Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com
– Agenzia Stampa Italia
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