Un grande Perugia batte nettamente il Monza e conquista i playoff (1-0)

 

Non era mai successo, in questo campionato, che tutti i riflettori fossero puntati sul “Renato Curi” per la partita del Perugia. Solo che l’interesse, era tutto, o quasi, per la squadra ospite, il Monza, che, con una vittoria, sarebbe andato, per la prima volta nella sua storia, in serie A. Solo briciole di interesse c’erano, invece, per i grifoni che vincendo, con la concomitante sconfitta del Frosinone (in casa con il Pisa) avrebbero conquistato l’ottavo posto della zona playoff. Insomma un’ultima gara, con tanti, stuzzicanti motivi per vederla. A sostenere gli ospiti, in tribuna, con duemila tifosi monzesi sugli spalti, come sempre, l’immancabile a.d. Adriano Galliani, con i suoi stravaganti, folkloristici riti propiziatori, tra il sacro ed il profano. Davanti all’invasione lombarda, i tifosi perugini hanno fatto, come sempre, la loro parte, aiutando i grifoni con calore ed entusiasmo pur sapendo che le fortissime e straordinarie motivazioni dei giocatori di Giovanni Stroppa avrebbero potuto fare, probabilmente, la differenza. E, invece, è successo che quei riflettori hanno acceso i motori della squadra di Massimiliano Alvini, che hanno cominciato a girare a pieno regime sin dal primo minuto, come se si volesse far dimenticare subito la sconfitta nel derby. Il Monza è rimasto sorpreso da un Perugia così determinato, grintoso, spavaldo, autoritario, a tratti straordinariamente e nettamente superiore all’avversario. Salvo l’attacco, non perché non ci provassero e non ce la mettessero tutta, solo che Di Gregorio non correva rischi veramente seri. Intanto da Frosinone arrivavano notizie interessanti: il Pisa era passato in vantaggio, questo significava che l’ottavo posto in classifica era a disposizione dei grifoni, che però dovevano vincere. Il pareggio non bastava nemmeno al Monza, perché la Cremonese vinceva a Como ed era diventata seconda in classifica. Un finale così spumeggiante, incerto e avvincente, lo avevamo immaginato in pochi. Ci voleva, però, il colpo d’ala. La mossa vincente la provava Alvini, facendo entrare al 16’ del s.t. D’Urso, Ferrarini e Carretta, per sostituire Santoro, Falzerano e Matos. I cambi li faceva anche Stroppa, ma l’iniziativa rimaneva sempre del Perugia mentre il Monza si limitava a provare qualche attacco ma c’era una buona difesa e comunque, all’occorrenza, c’era sempre un attento e bravo Chichizola. Il Perugia domina la gara, ma l’attacco non segna, è disperatamente sterile, dicevo nella trasmissione in diretta di Tifogrifo. Ma, all’improvviso, un bel lancio di D’Urso ha trovato Ferrarini solo, in area, e questa volta, si era ormai al 39’, batteva Di Gregorio uscito alla disperata, 1-0 e lo stadio in delirio, tra lo stupore e la disperazione dei tifosi ospiti. Poi la fine e interminabili applausi quando è arrivato il risultato finale di Frosinone, battuto 1-2 dal Pisa, e la conquista dei playoff. Saranno tutti impegni straordinariamente difficili, ma il Perugia visto al “Curi” questa sera è in grado di competere con qualsiasi squadra, cosa peraltro che ha già saputo fare nel corso del campionato. Allora, appuntamento a Brescia, al "Mario Rigamonti", sabato 14 maggio, ore 18,00. Gara secca con tempi supplementari in caso di pareggio. Passano il turno le Rondinelle di Eugenio Corini in caso di ulteriore pareggio.   

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

Commenti

  1. È avvenuto ciò che sembrava decisamente improbabile, ma è il fascino del calcio. Ciò non significa che per il Perugia la strada per la A sia semplice ed in discesa, ma costituisce un bel traguardo per una squadra che muoveva da una difficile partenza. Evviva quindi il GRIFO e per i tifosi una bellissima soddisfazione. Forza Perugia!!!

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  2. Accesso ai playoff meritatissimo, con una vittoria piena: tecnicamente, tatticamente, agonisticamente e atleticamente. Perugia rigenerato dalla temperatura bassa.
    A Brescia compito quasi proibitivo. Ma non importa, intanto esultiamo per l'impresa
    di essere arrivati ottavi "grazie" al DICIOTTESIMO MONTE INGAGGI! E poi; un'impresa tira l'altra

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