Sull'invasione dell'Ucraina, sfruttano pure il Papa (in Italia e in Russia) per raccontare il falso

 

Ora è abbastanza evidente, macroscopicamente evidente, almeno per chi ha occhi per vedere e orecchie per sentire, oltre a un minimo di onestà intellettuale, che alcuni opinionisti, con al seguito i giornalisti di riferimento, che in alcuni talk show e su alcuni giornali non si vuole raccontare quello che sta realmente succedendo in Ucraina, ma quello che Vladimir Putin vuole che si racconti in Italia e in tutto l’Occidente. La propaganda russa ormai non è sottotraccia, è alla luce del sole.  Clamoroso è quello che è successo ascoltando qualcuno o guardando le prime pagine di alcuni giornali di questa mattina. Come è noto, il Papa ha concesso un’intervista a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, che, martedì, ha pubblicato due pagine di confessioni di Papa Francesco, il quale ha raccontato di tutti i tentativi fatti, in questi due mesi di guerra, per convincere Vladimir Putin a fermare questo intollerabile genocidio. Ma il Papa ha detto, e ripetuto in più punti dell’intervista, che è stato tutto inutile perché Putin non vuole assolutamente trattare. “Il primo giorno di guerra ho chiamato Zelensky al telefono e poi ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo. Ho chiesto che mi spiegassero, gli ho detto “per favore fermatevi”. Poi ho chiesto di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento”. Poi, il Papa, nel tentativo di dare una qualche motivazione all’invasione, azzarda un’ipotesi e dice che forse “l’abbaiare della Nato alla porta della Russia, un’ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì”. Ebbene oggi su alcuni giornali italiani si parla solo di questo “abbaiare”, e fa pensare molto perché lo stesso, identico rilievo è stato dato dai media russi, proprio quelli più vicini al Cremlino. Che esultano: “La Nato è colpevole di tutto, lo dice anche il Papa”. Volutamente trascurando di dire la cosa più importante nella soluzione di questo conflitto, cioè il fatto che Putin non vuole assolutamente trattare, non lascia nemmeno “una finestrina” come dice Papa Francesco.  Tanto che è svanito, anche ieri, l’ennesimo tentativo di arrivare ad una tregua, dopo un lungo (2 ore e 10 minuti) inutile colloquio di Putin con Emmanuel Macron, appena rieletto presidente della Francia. Ma, poi, che cos’era questo “abbaiare”, ipotizzato dal Papa? Era l’intenzione dell’Ucraina, di entrare a far parte della Nato, proprio per avere una maggiore e più ampia protezione militare onde evitare l’invasione (temuta e prevista da tempo) da parte della Russia. Ma un Paese democratico non è libero di fare le alleanze politiche e militari che ritiene opportune? Dev’essere invaso e distrutto, per questo? Ma che motivazioni sono mai queste?

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com

 

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