Addio Salvatore Tripaldi, amico carissimo
Esco di casa e cerco gli amici
che mi aspettano, come ogni giorno, seduti sulla panchina, per fare la consueta
chiacchierata mattutina, ma oggi manca qualcuno e, prima ancora di chiedermi
perché, all’improvviso, mi arriva, come una doccia gelata, terribile, la
notizia che non avrei mai voluto sentire, che significa che quella solita, bella,
franca, gradevole chiacchierata con lui non la potrò più fare. Turuzzu, come lo
chiamavamo tutti, l’amico carissimo, è morto. Abbiamo condiviso momenti
bellissimi, esilaranti, commedianti da strapazzo, guidati da Giovannino, a
ridere, e far ridere, sul palco, in piazza, a Limbadi. Quante volte è successo, quanti episodi
piacevoli, indimenticabili, che, ora, affollano la mente e che sono custoditi
gelosamente nello scrigno dei ricordi. Mi mancheranno anche le partite a carte, in
cui non era importante vincere, ma ridere e divertirci. Infatti noi, i due
“bravi”, naturalmente avversari, avevamo sempre compagni schiappe, solo per tenere
le carte, tanto lo scopo non era la vittoria, che non importava a nessuno, ma
passare il tempo in allegria. Sempre affettuoso con me e anche con mio nipote
Francesco, dispiaciuto anche lui, per aver perso l’amico dei tuffi. Un caloroso
abbraccio a Concettina, Mimmo e Giuseppe e le condoglianze a tutti i
parenti.
Fortunato Vinci
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