A Palermo una partita con i "lavori in corso" decisa da due errori clamorosi del Perugia

 

Comincia il campionato, alla vigilia di ferragosto, con i tifosi ancora in vacanza, per una delle tante follie del mondo del calcio, e mentre, tra l’altro, è in corso, e lo sarà per altre due giornate, fino al 1 settembre, il calcio mercato con i giocatori con le valigie pronte per arrivi e partenze, con le conseguenze che è facile, ed ovvio, immaginare. Peggio sarebbe stato impossibile, ma il business in Qatar, per i mondiali, ha avuto il sopravvento su tutto e su tutti. E, allora, eccoci catapultati a Palermo, con 29°, nell’infuocato “Renzo Barbera”, affollato da 21.835.000 tifosi, per la prima di B dei rosaneri siciliani, appena promossi, e il Perugia griffato Fabrizio Castori. I tifosi del grifo si aspettano conferme, e miglioramenti, dopo la buona prestazione di Cagliari, nel primo turno di Coppa Italia. Ma si vede che le due squadre sono in ritardo ed espongono subito il cartello “lavori in corso” e allora c’è, sofferta e diffusa, la ricerca disperata di idee e di schemi. Ne soffre lo spettacolo perché le manovre si snodano all’insegna della massima improvvisazione, in un sostanziale e modestissimo equilibrio di gioco. Tanto che per sbloccare il risultato, al 26’, c’è voluto un errore marchiano del Perugia che si è spinto troppo in attacco per cercare di sfruttare un calcio d’angolo lasciando campo libero al contropiede dei padroni di casa. Floriano trova smarcato Elia che entra in area e nel tentativo di un disperato recupero Lisi lo mette giù e provoca il calcio di rigore, che Brunori non ha alcuna difficoltà a trasformare. Ayroldi ha, nel frattempo, estratto il cartellino rosso e, così, i biancorossi si trovano a giocare con un uomo in meno per più di un’ora. La inferiorità numerica non incide, in verità, più di tanto perché il Palermo non è in grado di approfittare, Gori, infatti, non corre pericoli, anzi gioca meglio, in un contesto come già detto piuttosto estemporaneo, il Perugia. E gli ospiti vanno vicini al gol del meritatissimo pareggio al 60’ con Kouan e al 62’ con Marchionni su assist di Kouan. Fallite le due occasioni, qualche minuto dopo, al 68’, il Perugia ripete l’errore del primo tempo: tutti in avanti e assist di Brunori che lancia Elia, controllo facile dell’ex perugino e Gori è battuto per la seconda volta. Ci sono voluti questi due momenti di amnesia tattica per far vincere un Palermo più involuto del Perugia, ma che ha saputo il merito di sfruttare le due clamorose opportunità lasciate dai grifoni. È inutile aggiungere che entrambe le squadre hanno dimostrato di avere bisogno di qualche altro giocatore per completare una rosa che, per entrambe, appare piuttosto lacunosa.

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia           

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