La probabile metamorfosi del virus,la Babele scientifica e lo sconcerto generale

Sono tre mesi che aspettiamo la lieta novella e cioè che i virologi ci dicano che il Covid-19 sia stato battuto, o abbia perso la sua micidiale carica virale, e si possa tornare, relativamente tranquilli, ad una vita, finalmente, (quasi) normale. E domenica è arrivata, finalmente, la notizia tanto attesa. Ce l’ha data Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione all’Ospedale San Raffaele di Milano, citando anche gli studi della Emory University. “Il nuovo coronavirus non esiste più clinicamente e ha perso la sua potenza iniziale. Eppure un mese fa sentivamo epidemiologici temere l’arrivo a giugno di una nuova ondata. Qualcuno terrorizza l’Italia”. È dello stesso parere l’infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti: “Il virus potrebbe ora essere diverso, la potenza iniziale si è spenta e i malati di oggi sono diversi da quelli visti a marzo e aprile”. Sempre dal San Raffaele un’altra conferma, infatti dice Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia che ha condotto uno studio su 200 pazienti:” Paragonando il carico vitale presente nei campioni prelevati con il tampone danno risultati straordinari: la capacità replicativa del virus a maggio è enormemente indebolita rispetto a quella che abbiamo avuto a marzo. E questo riguarda pazienti di tutte le età, inclusi gli over 65”. Non facciamo in tempo ad esultare, noi del tutto digiuni di medicina, e non più giovanissimi, che arriva, a strettissimo giro di social, lo “sconcerto”, di Franco Locatelli, medico, presidente del Consiglio superiore di sanità. Spalleggiato da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, il quale ha così spiegato quanto successo: “I casi sono meno gravi perché le misure di contenimento hanno funzionato, al momento, però, nulla fa pensare che il virus sia diverso. L’attenuazione richiede anni”. Aggiunge lo pneumologo Luca Richeldi:” Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorviati che non invitano alla prudenza”. Interviene anche Agostino Miozzo, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, quello che finora è stato una guida e un faro per il governo Conte. “Nessuna evidenza, parole così superficiali e fuorvianti sono decisamente pericolose”. E la politica? Il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, “teme che queste uscite finiscano col confondere gli italiani favorendo comportamenti rischiosi”. È fuor di dubbio che tesi così contrapposte, che, peraltro, a dire il vero, ci sono dall’inizio di questa terribile pandemia, non possono che sconcertare. Ma bisogna aggiungere, per capire quello che sta succedendo, che la medicina non è una scienza esatta, nel senso di certo, provato e univoco com’è con la fisica o la chimica. Quel che avviene nel corpo umano può avere, per le tante possibili variabili, esiti diversi. Queste variabili sono state accentuate dalla sorprendente originalità del Sars-Cov-2 e dalle sue incerte metamorfosi. Ammesso che ci siano state. Rimangono le incertezze per un’estate che, comunque, sarà saggio affrontarla all’insegna della prudenza.     
       

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