Gli extraprofitti delle imprese energetiche (e di tutte le altre) hanno il sapore (amaro) delle extra speculazioni

 

Da mesi, ogni giorno, ci sono aumenti di petrolio e gas, come, peraltro, si vede andando a comprare i carburanti o a pagare le bollette della luce e del gas. E ogni giorno sentiamo parlare degli extraprofitti delle società dell’energia, come Eni, Enel, Edison ed altre. Le suddette società, in seguito alla guerra scatenata da Vladimir Putin in Ucraina e da altre varie turbolenze sui mercati, che non mancano mai, hanno aumentato i prezzi dei prodotti energetici così tanto da ottenere enormi extraprofitti, sui quali il governo intende mettere una tassa extra del 25%. Per poi “risarcire”, peraltro solo in parte, gli utenti che hanno pagato, eccessivamente, gas e carburanti. La questione mi sembra scandalosa e bizzarra. È scandalosa perché le scorte, di gas e combustibili, erano state comprate a prezzi molto più bassi e le società, invece di tenere conto del prezzo di acquisto, come sarebbe stato più giusto e più corretto, hanno subito adeguato il prezzo alla pompa a quello dei mercati, molto più alto, così da trarre enormi vantaggi, appunto gli extraprofitti. Se le cose stanno così, un’extra, ingiustificata, volgare speculazione. Ed è altrettanto grave che questa operazione speculativa, alzando i prezzi a dismisura, a prescindere, l’abbiano fatta un po’ tutti, e in tutti i settori, dall’alimentare all’edilizia. Una folle corsa speculativa incredibile e vergognosa. Un’impennata dell’inflazione con conseguenze pesanti sul potere d’acquisto di stipendi e pensioni. Un disastro. La cosa ancora più sorprendente (ammesso che ci siano ancora margini per sorprenderci) è che alcune di queste società petrolifere italiane, pure essendo public company, hanno come azionista di controllo lo Stato, attraverso il Ministero del Tesoro e la Cassa Depositi e Prestiti. Quindi, prima lo Stato fa la speculazione, poi, forse, si vergogna e davanti alle proteste generali e alle gravissime conseguenze che ne derivano, tassa la speculazione che esso stesso ha fatto.   

Fortunato Vinci – www.lidealiberale.com – Agenzia Stampa Italia

Commenti

  1. Trattasi di speculazioni fuori controllo ed il più delle volte intempestive ed ingiustificate. Ci avviciniamo ad un mercato selvaggio e senza regole. L’inflazione che ne deriva avrà come diretta conseguenza una diminuzione generalizzata del potere d’acquisto. In tale contesto anche il ceto medio diventerà sempre più ridimensionato ed impoverito. Vi è da augurarsi che tali distorsioni trovino al più presto un necessario riequilibrio.

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  2. Perfettamente d'accordo

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