Convince a metà il Perugia, nel debutto in C, nella risaia del "Curi", pareggiando con il Fano
Tornare al “Renato Curi”
e vedere che non c’è il pubblico e non vedere nemmeno gli avversari che i
tifosi sognavamo un anno fa, cioè la Juventus o l’Inter, ma solo il Fano, con
tutto il rispetto che si deve alla simpatica squadra marchigiana, che ricorda però
più la grigliata che le imprese sportive, è una tristezza infinita. Poi,
accantonate, come, per sopravvivere, è necessario sempre fare, i ricordi amari
di una retrocessione ancor oggi incomprensibile e avventurosa, ci tuffiamo in
questa serie C. E capiamo subito che si tratta - e sarà così fino al 25 aprile,
ultima giornata di campionato - di dover affrontare ogni volta un confronto
fatto di forza e determinazione, un campo di battaglia, dove la ferocia
agonistica ha il sopravvento facile sulla tecnica. Specialmente se la pioggia,
come è successo contro il Fano, riduce il terreno di gioco ad un campo più
adatto alla coltivazione del riso che alle partite di calcio. Bisognava solo
vincere, aveva giustamente detto, alla vigilia del match, il tecnico biancorosso,
sapendo, lui per primo, che sarebbe stata una gara di sofferenze e di
difficoltà, per una infinità di ragioni che è inutile stare qui a ripetere. E
le cose sono andate così perché il Perugia, in avvio, è rimasto sorpreso, anche
troppo, dalla velocità e dalla tenacia nel contendere la palla degli avversari,
che subito hanno messo a dura prova Sgarbi e Angella nel contenere le
ripartenze micidiali, sotto la regia di un Amadio, di Barbuti e Ferrara. I due gol
al 14’ di Marino, su respinta di Fulignati, e il raddoppio, al 34’, di Ferrara,
con un preciso colpo di testa, sono stati il giusto e meritato premio del buon
lavoro fatto dagli uomini di Marco Alessandrini. E il Perugia? Nel primo tempo
ha solo preso nota, guardando, sorpreso, gli avversari, che non bisogna mai
lasciare l’iniziativa agli avversari, che bisogna marcare con maggiore
attenzione a centrocampo per non far soffrire troppo la difesa, che bisogna
affondare sulle fasce e triangolare e, soprattutto, tirare in porta, tutte
cose, nella prima parte, solo abbozzate. Gli “appunti”, ripassati
nell’intervallo, sono serviti e hanno cambiato volto ai grifoni che già al 2’ con
Kouan hanno dimezzato lo svantaggio e al 21’, con Melchiorri, hanno raggiunto
gli ospiti su un 2-2 che, in fondo, rispecchia l’andamento della gara, anche se
i biancorossi possono recriminare per un palo colpito e per un calcio di rigore
non dato per atterramento di Angella. Alla fine il Perugia poteva anche vincere
e non avrebbe rubato nulla, e due punti in più in classifica, ovviamente,
avrebbero fatto certamente comodo, ma questa prima partita, con i due punti
persi, serva da lezione. Ricordando che per la promozione in B, se è quello
l’obiettivo della società, bisogna arrivare al primo posto e non sperare, per
trovare la quarta promozione, nei playoff che verranno disputati tra 28 squadre:
un altro campionato. In conclusione, come era prevedibile e inevitabile, ci
sono state luci ed ombre, ma l’impressione è che quando la squadra avrà completato
l’organico e acquisito i ritmi giusti, che, lo ripeto, in C contano più della
tecnica, ha gli uomini per puntare alla promozione. I cambi azzeccati, fatti da
Fabio Caserta nel secondo tempo, dimostrano che l’allenatore sa leggere bene la
partita e sa come muovere le sue pedine sulla scacchiera verde.
Perugia
(4-3-3): Fulignati 6; Moscati 6 (Rosi 6, dal 9’ s.t.), Angella 6, Sgarbi 6,
Crialesi 6; Dragomir 6 (Elia s.v. dal 31’s.t.) Burrai 6,5, Kouan 7 (Konate s.v.
dal 31’ s.t.); Falzerano 6, Murano 6,5 (Bianchimano s.v. da 24’ s.t.),
Melchiorri 6,5. All. Fabio Caserta.
A.J.
Fano
(4-3-1-2): Meli 6; Carnielutti 6 (Diop 6, dal 9 s.t.), Zigrossi 6, Bruno 6,5,
Paolini 6,5 (De Vito s.v. dal 24’ s.t.); Said 6,5 (Scimia s.v. dal 36’ s.t.),
Amadio 7, Parlati; Marino 7 (Monti s.v. dal 36’s.t.); Ferrara 7 (Sarli 6 dal 10’
s.t.), Barbuti 6,5. All. Marco Alessandrini.
Reti:
Marino
14 p.t. Ferrara 34’ p.t. Kouan 2’ s.t. Melchiorri 21’ s.t.
Arbitro:
Mario Cascone (Nocera Inferiore). Assistenti:
Luca Abruzzese (Foggia) e Marco Cerilli ( Latina). Quarto uomo: Michele Delrio (Reggio Emilia)
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